Senz'altro lo avrai notato dal fruttivendolo o al supermercato esposto assieme all'altra frutta esotica, soprattutto in questo periodo delle feste: anche se non sputa fuoco questo frutto è un vero e proprio concentrato di potenza! Stiamo parlando del delizioso dragon fruit, noto anche come pitahaya o pitaya. Dal sapore dolce-aspro, deve questo nome al suo aspetto sorprendente, le punte squamose presenti sulla buccia ricordano infatti la pelle della creatura leggendaria. Scopri insieme a noi 5 curiosità su questo frutto mitico.

1. Ha un albero genealogico spinoso

Il dragon fruit, che misura circa 10 cm di lunghezza e può pesare fino a 500 g, appartiene alla famiglia dei cactus. Proviene dal Centro America, dove cresce su una vite di cactus rampicante le cui radici aeree possono attaccarsi anche ai muri. Ora è coltivato anche in Cina, Vietnam, Sud America e Israele. Chiunque lo abbia assaggiato conosce il suo delizioso e insolito sapore fruttato, che ricorda a tratti il mango, la pera, l'uva spina, la fragola e persino l'ananas. Wow!

2. È facile da gustare

Non lasciarti spaventare dal suo aspetto appuntito: il dragon fruit è molto più facile da mangiare di quanto sembri. Basta tagliarlo a metà e degustarlo raccogliendone la polpa con un cucchiaio come se fosse un kiwi. Se desideri utilizzarlo nelle ricette, dovrai prima sbucciarlo: la buccia infatti non è commestibile! A seconda del grado di maturazione, il gusto varia da leggermente aspro a dolce con una nota rinfrescante. Si conserva fino a 12 giorni senza bisogno di refrigerazione. Suggerimento: poiché il dragon fruit è molto sensibile alla pressione, conservalo appeso o in posizione verticale.

3. È ricco di proprietà benefiche

Uno dei motivi per cui la pitaya ha un sapore così rinfrescante è il suo alto contenuto di acqua: quasi il 90%. Proprio per questo ha poche calorie. Inoltre, è anche ricco di vitamine, minerali e oligoelementi: contiene ferro, calcio e fosforo, oltre a vitamine B, C ed E. Ecco una piccola curiosità: il suo alto contenuto di acqua e gli enzimi proteolitici contenuti nella polpa del frutto e nei piccoli semi neri sono un toccasana anche per l'apparato digerente!

4. È colorato

Esistono tre varietà di dragon fruit: giallo con polpa bianca, rosso con polpa bianca e rosso con polpa rossa. La pitaya gialla, a differenza di quella rossa che ha generalmente una buccia più liscia, ricorda il fico d'India, e le sue spine devono essere rimosse dopo la raccolta. Le squame, invece, sono di colore verde-giallastro o rosso e la polpa ha sempre una consistenza gelatinosa. Assaggiali tutti e scopri così qual è il tuo preferito!

5. Ideale per esperimenti culinari creativi

Ti stai chiedendo quale sia il modo migliore per apprezzare il dragon fruit? In realtà è un frutto poliedrico. Delizioso al naturale, conferisce quel tocco esotico in più ad una macedonia o al muesli e si presta alla preparazione di squisiti gelati casalinghi, crostate, smoothie. Perfetto anche in piatti salati, aggiunto alle insalate o alle bowl. Prova la combinazione con tempeh marinato, cipolle e avocado!

Uccidiamo il drago... o meglio, mangiamolo!

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