
Affronta i cambiamenti dell’età con la giusta alimentazione
Il corpo è in continua trasformazione e l’avanzare dell’età comporta necessariamente dei cambiamenti, anche di tipo nutrizionale. Adottare uno stile di vita corretto e mantenersi attivi è fondamentale per prevenire il manifestarsi del passare del tempo, così come seguire un'alimentazione varia e bilanciata, partendo dal comprendere quali esigenze nutrizionali cambiano con l'invecchiamento e imparando a soddisfarle.
La prima sfida da affrontare è che con l’aumentare dell’età, a causa del minore esercizio fisico, potrebbe diminuire il bisogno di calorie ma non certamente l'assunzione di nutrienti.
Frutta, verdura, cibi integrali, pesce e carni magre costituisono un valido aiuto, giacché apportano proprio quei nutrienti che risultano più importanti in età avanzata, come la vitamina D (che favorisce l'assunzione di calcio), la vitamina B12 (essenziale per una buona funzionalità cerebrale), il calcio (fondamentale per mantenere le ossa sane) e le proteine (indispensabili per il tono muscolare). Superati i 30 anni, infatti, l'adulto medio tende a perdere il 3-8% della massa muscolare ogni circa dieci anni e tale perdita, detta sarcopenia, è anche una delle principali cause di debolezza, fratture e cattiva salute negli anziani. L'assunzione regolare di proteine, come dimostrato da uno studio della durata di tre anni condotto su 2.066 persone di età avanzata, permette una riduzione della perdita muscolare del 40% in meno rispetto ad una mancata o ridotta assunzione proteica.
Invecchiando, inoltre, si può esser più inclini alla disidratazione.
L'acqua costituisce, infatti, circa il 60% del corpo e mantenere il corretto livello di idratatazione è fondamentale a qualunque età. Tuttuavia, i recettori del bere che si trovano nel cervello, a mano a mano che l'età cresce possono diventare meno sensibili. Ecco perché, per ovviare a ciò, si consiglia di bere costantemente lungo tutto l'arco della giornata, fino ad assumere circa 1 litro e mezzo di acqua, e senza aspettare che si avverta il senso di sete.
Un'altra preoccupazione per gli anziani è l'inappetenza, che può generare riduzione di peso e carenze nutrizionali.
Le persone anziane tendono ad avere livelli più bassi di ormoni della fame e livelli più elevati di ormoni della pienezza. Ma il minore appetito può derivare anche da altri fattori, come la perdita di una corretta masticazione, la solitudine oppure l'indebolimento dell'olfatto e del gusto che rendono meno attraenti gli alimenti. La soluzione sta nell'effettuare più pasti, dividendoli in porzioni più piccole e intervallandoli con qualche salutare spuntino, composto ad es. da frutta secca, uova sode e yogurt, ricchi di nutrienti e calorie.
Attraverso dunque uno sforzo consapevole per mantenere il giusto controllo sulla propria dieta è possibile combattere le carenze che insorgono con l'avanzare dell'età, restando in buona salute.