Molti di noi sentono spesso dire: “siamo ciò che mangiamo”. Ma è facile dimenticare, soprattutto quando ci troviamo in cucina o stiamo facendo la spesa, che ciò che mangiamo e quando lo mangiamo può avere un impatto sulla nostra energia, il nostro umore e la nostra produttività. Gli alimenti non sono solo carburante: possono migliorare l’umore, potenziare la memoria e aumentare la concentrazione.

Una dieta sana, varia e equilibrata

Mangiare in modo corretto, rispettando gli orari dei pasti e variando i cibi è fondamentale per il corpo e la mente. Perché i ritmi di vita frenetici uniti ad una alimentazione disordinata o sbagiata non impattano solo sulla salute e l’aspetto fisico, ma anche sulle performance mentali, riducendo attenzione e concentrazione.

La frutta e la verdura fresche, alleate del benessere della mente

Consumare quotidianamente frutta e vurdura è fondamentale perche si tratta di alimenti che forniscono un ottimo apporto di acqua, sali minerali, vitamine e antiossidanti che possono migliorare memoria e prestazioni cognitive.

Parlando di frutta, le banane sono particolarmente eccezionali. Ricche di potassio e vitamina C, offrono una buona dose di energia che stimola la concentrazione e aiuta a mantenere alta la produttività durante le ore lavorative o di studio.

Considerando le verdure, broccoli, cavoli e cavoletti di Bruxelles sono alleati fantastici perché, la loro elevata quantità di acido folico, può potenziare memoria e funzioni cognitive. Anche le carote sono imortanti perchè, il beta-carotene che racchiudono è un antiossidante che aiuta a mantenere il cervello agile.

Non solo. Anche i mirtilli, poveri di zuccheri ma ricchi di antociani, sono straordinari. Recenti studi hanno confermato che i loro antiossidanti possono potenziare la memoria a breve termine, migiorando la pressione sanguigna, la memoria e le abilità cognitive. 

E forse non sai che anche gli avocado sono ricchi di vitamine E, antiossidanti e grassi buoni che consentono di inviare messaggi al cervello per spegnere la sensazione di fame e folati, i quali contribuiscono a ridurre i livelli di omocisteina, un amminoacido che può compromettere la funzione cerebrale e aumentare il rischio di depressione.